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lunedì 17 settembre 2007

DE GASPERI, le prime parole dopo il trionfo...il Campione racconta la sua gara





La sfida Italia-Eritrea: nei due scatti sopra apprezziamo uno dei momenti decisivi dela gara: Marco De Gasperi si riporta sotto e controlla l'attacco dei fortissimi atleti Eritrei...è il 1° giro, nella foto successiva siamo al passaggio successivo e solamente Tesfay è rimasto con lui..ma è solo questione di tempo, anche lui poi crollerà sotto il ritmo di SUPER-DEGA che all'arrivo avrà oltre 20 secondi di vantaggio

riceviamo e volentieri pubblichiamo un intervista realizzata da Maurizio Torri al Campione de Mondo Marco De Gasperi.

Campione del Mondo. Marco De Gasperi ha centrato il sesto titolo iridato della sua carriera, confermando per l’ennesima volta di essere il numero 1 nella corsa in montagna. Non poteva esser diversamente per uno nato in “Via della Vittoria”. Dopo il titolo europeo FSA e i secondi posti in ambito nazionale e continentale, quella di sabato è stata la ciliegina sulla torta per un atleta che da sempre è l’immagine di una “Valtellina Vincente”. Con 5 titoli senior e uno junior, il bormino è ora il più titolato al mondo in questa specialità. Grazie all'ultima strepitosa impresa (che l'ha visto primeggiare su molti runner di colore, cosa non certo usuale nell'atletica moderna), e ai buoni piazzamenti dei vari Marco Gaiardo (6°), Gabriele Abate (11°), Andrea Regazzoni (12°), l’Italia ha pure festeggiato l’oro a squadre pari merito con una sempre più temibile Eritrea.
Sul tracciato up and down elvetico di Ovronnaz – Saillon, nessuna pretattica: De Gasperi è partito davanti dettando la propria legge al resto della ciurma. «Mi sembrava si andasse troppo forte, ho quindi raggiunto la testa della gara per frenare il forcing eritreo». Alle sue spalle, oltre agli africani pure il campione mondiale 2006 Rolando Ortis. L’intento era frenare, ma al contrario i ritmi sono aumentati. No problem, “Super Dega” ha palesato una condizione atletica superlativa: «La gara si svolgeva su un anello saliscendi di 4km da ripetere 3 volte – ha continuato nel suo racconto la stella della Forestale Roma -. Già sulla prima discesa ero davanti». Unico a reggere il suo forcing l’eritreo Tesfay Johannes. Più staccati i vari Ermias Tesfazghi e l’ugandese Moses Aliwa. Essere da subito al comando, quando da percorrere vi sono 12km con 933m di salita e 939 di discesa, non è stato un gioco da ragazzi: «Si tenevano ritmi a dir poco elevati. Il secondo giro è stato uno dei momenti più duri della mia carriera». La posta in palio era troppo alta per centellinare energie: «I distacchi sono rimasti invariati sino al 3° passaggio». All’ultimo scollinamento il gap tra il nostro portacolori e il suo diretto avversario era di pochi secondi, ma in discesa è stato l’ennesimo show. De Gasperi ha di nuovo cambiato passo gettandosi a “rotta di collo” verso il traguardo. Mentre l’eritreo si inchinava dinnanzi a tale dimostrazione di forza, per lui pure il tempo di salutare i tifosi e di alzare al cielo la bandiera tricolore: «Sapevo di stare bene, ma confermarsi a simili livelli non è mai facile. Questa gara era il mio obiettivo stagionale, sono felicissimo di averlo centrato». La sua è stata una vittoria con dedica: «Il mio 5° titolo da senior è per Santino Centi, mio fisioterapista e carissimo amico, scomparso la scorsa primavera. Con lui avevo un rapporto speciale e oggi in gara lo sentivo vicino». Molte pure le persone da ringraziare: «Solo un anno fa in molti mi davano per finito. Vorrei quindi ringraziare la Forestale Roma e i miei colleghi per avermi sempre supportato nei momenti difficili. Un pensiero speciale va poi a Michele Rigamonti: più che uno sponsor è un vero amico». Per la cronaca che De Gasperi ha chiuso in 51’42”, l’eritreo Tesfay Johannes si è guadagnato la medaglia d’argento in 52’19” dinnanzi al connazionale Ermias Tesfazghi 53’02”.

Maurizio Torri

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