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mercoledì 12 settembre 2007

Speciale Mondiali 2007 – la storia della coppa del mondo





nelle foto sopra: Il logo della federazione mondiale di Corsa in Montagna, il podio di Sauze D'oulx 2004 con il trionfo di Rosita Rota Gelpi, La squadra azzurra maschile assoluta ai mondiali 2006 di Bursa in Turchia, ed infine la leggenda azzurra Antonio Molinari impeganto nel Mondiale 2004

Un Iride …su sfondo azzurro !


23 edizioni organizzate…ma una ha ancora da compiersi, anche se ormai manca veramente poco, 21 volte sul tetto del mondo a squadre: dal 1985 ad oggi L’Italia ha dominato la scena dei mondiali di corsa in montagna e lo ha fatto estendendo sugli oltre 20 anni di competizioni internazionali un ricambio generazionale e tecnico di atleti impressionante.
Scorrendo gli annuari e gli albi d’oro della WMRA balzano agli occhi nomi mitici e leggendari: Vallicella, Privato Pezzoli, Bertolla, Bonzi, Milesi e tanti altri leggendari interpreti della specialità a noi tanto cara che ai mondiali non hanno sempre vinto a livello individuale ma mai hanno mancato l’appuntamento con il titolo a squadre.
L’esercizio successivo è anche più curioso: se si incrociano un po’ i nomi di ieri e quello che sono diventati oggi si scopre per esempio che nel 1989 e nel 1991 la squadra azzurra feminile ha potuto contare sull’apporto di una certa Manuela Di Centa…due volte (1 argento e 1 bronzo) a podio mondiale di corsa in montagna…e tante, tantissime volte oro mondiale ed olimpico nello sci di fondo….oppure ancora che la nostra terra camuna, che ha regalato alla nazionale un campione del mondo Juniores, Andrea Agostini, che nel 1985 a Chattillon-en-Diois In Francia battè lo svizzero Martin Schofer e vinse l’oro individuale. Altri camuno-sebini in grande evidenza sono poi l’inossidabile Maria Cochetti, che ancora oggi si allena con gli amici in quel di Darfo (lei vive a Sovere), e che nel 90 a Telfes vinse l’argento. O il mitico Marco Toini, un vero totem per i runner camuni, che nel 95 ad Edinburgo completò il trionfo di Lucio Fregona, andando a posizionarsi sul 3° gradino del podio per un Bronzo che rimarrà nella storia di questo grande ed istintivo atleta.
Un'altra curiosità è poi nell’organizzazione stessa delle gare: fino al 1992 compreso infatti la categoria assoluti Maschile vedeva la disputa di due gare diverse: la “lunga”, distribuita su un percorso di oltre 14 km, e la “corta”, di poco inferiore ai 10 km, proprio questa 2^ prova era tradizionalmente terra di conquista per un'altra faccia che è impossibile per ogni appassionato dimenticare…quella simpatica e schietta di Fausto Bonzi: il piccolo scalatore Bergamasco la vinse ben 2 volte: 1987 e 1989, e si prese l’argento in altrettante occasioni: 1986 e 1990 (nel 1988 Valicella si aggiudicò l’oro anche nella corta dopo i due ori assoluti nella lunga dell’85 e dell’86).
A partire dal 1993 la gara regina degli assoluti maschili venne unificata in un'unica prova con un tracciato variabile tra gli 11 ed i 14 km.
A livello Maschile l’Italia conta ben 10 titoli assoluti e 10 juniores, il tutto su 22 edizioni disputate. La primizia in questo senso va cercata nelle due doppiette juniores di Scaini, oro nel 2001 e nel 2002, e di Lizzoli, 1985 e 1987, ma la doppietta più importante è sicuramente quella di Marco De Gasperi, che non solo è l’azzurro più iridato, con ben 4 titoli mondiali assoluti, ma è anche l’unico che ha vinto l’oro sia da juniores che da assoluto. Un impresa che in “Casa-Italia” è riuscita solo anche a Rosita Rota Gelpi, un altro nome epico e quanto mai attuale: la “Rosita Nazionale” ha vinto sia da fanciulla, nel 1992 in valle di Susa, che da donna, con la doppietta Malesia1999/Sauze d’oulx2004.
Nel panorama generale dell’albo d’oro principale di certo all’occhio non possono non balzare le 4 vittorie del già citato De Gasperi e le 5 del grande campione Neozelandese Jonathan Wyatt. Un Wyatt che dopo aver risposto colpo su colpo al nostro “Dega” a partire dal 1997, in cui i due per ben 5 anni hanno monopolizzato la rassegna iridata alternandosi sul gradino più alto del podio, ha poi piazzato due titoli in fila tra il 2004 e il 2005, arrendendosi solo al Colombiano Ortiz, oggi detentore del titolo conquistato un anno fa a Bursa in Turchia.
L’ultima annotazione la vogliamo dedicare a due leggende azzurre come Lucio Fregona e Antonio Molinari: quest’ultimo ha sicuramente vinto tanto, tantissimo, nella sua infinita carriera, eppure ai mondiali è arrivato solamente un solo oro, nel 1996 a Telfes. Molinari è tutt’ora in attività e non ha perso il vizio della vittoria, come testimoniano gli ottimi risultati ottenuti anche in questa estate 2007, lo stesso dicasi per l’intramontabile Lucio Fregona: mondiale ad Edimburgo nel 2005, ed oggi, oltre 10 anni dopo, ancora là davanti: difficile per gli avversari tenerlo fuori dai primi 10 nelle prove di campionato Italiano, e se c’è una sky-race da vincere state pur certi che bisogna fare i conti con lui……meglio degli highlander!


Per Blog Memorial Bianchi: Alex Scolari

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